Casa del fornaio

Situata nel settore meridionale del sito, la cosiddetta Casa del Panadero è modellata su una domus romana.

Scavata nelle campagne condotte tra il 2015 e il 2017, è la prima unità domestica romana pienamente documentata nel sito.

La sua ampia superficie, quasi 700 metri, è situata tra due strade che la delimitano a sud, ovest ed est, dove si trova l’accesso alla casa. Come in altre costruzioni simili, gli ambienti principali sono distribuiti intorno al cortile porticato; l’elemento più significativo è un grande forno per la preparazione del pane, da cui il nome con cui è conosciuto. La cronologia della domus è incentrata sul I-II secolo d.C. e ha subito diverse modifiche.

Vista aerea della Casa del Panadero.

Atrio e stanze della domus.

Domus romana


Domus
è la parola latina che indica un tipo di casa romana. I domus erano le abitazioni di famiglie di un certo livello economico, il cui capofamiglia (paterfamilias) portava il titolo dominus. In generale, si tende a confondere la domus Tuttavia, una grande percentuale della popolazione viveva in un tipo di abitazione molto meno sofisticata, spesso realizzata con materiali più deboli e deperibili, il che ha fatto sì che non molti esempi siano sopravvissuti fino ai giorni nostri.

Le dimensioni di una grande domus potevano raggiungere i 120 metri di lunghezza e i 30 metri di larghezza; la più comune era a un solo piano. L’elemento più caratteristico era l’atrio (
atrio
) o cortile coperto con un’apertura centrale (il
compluvium
) attraverso la quale l’acqua piovana entrava e veniva raccolta in una cisterna chiamata
impluvium
. Il resto degli ambienti principali della casa (il tablino che svolgeva le funzioni di dispacciamento e archiviazione, il triclinio o mensa e il cubicolo o dormitori) ruotavano attorno a questo spazio, che ospitava anche il larario o altare dove si conservavano le maschere funerarie degli antenati e si facevano offerte alle divinità che proteggevano la famiglia.

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La casa del fornaio

Di grandi dimensioni, questa domus coniugava l’uso privato con quello pubblico, in quanto ospitava uno dei forni che fornivano il pane agli abitanti dell’antica città di Torreparedones.