L’edificio che oggi ospita il Museo del Olivar y Aceite oggi ospita il Museo del Olivar y el Aceite de Baena, fino al 1959 era un antico frantoio i cui macchinari, in gran parte risalenti alla metà del XIX secolo, sono oggi esposti nelle varie sale.
Con un’ampia area espositiva distribuita su due piani, il primo piano è dedicato al mulino stesso, dove spiccano la macina, il termomiscelatore, la pompa a pistoni e la pressa idraulica. La prima di queste, nota anche come solera, consisteva in una superficie circolare di granito su cui giravano i rulli o molones che schiacciavano le olive. La pasta ottenuta è stata introdotta nel secondo dei suddetti elementi dove è stata battuta con l’aiuto delle lame che compongono il pezzo e, infine, la pompa a pistoni ha attivato la pressa dove è stato estratto l’olio. In precedenza, la pasta veniva depositata nei capachos o nelle capacetas, che un operatore o cagarrache trasportava in un secchio formando il carico. L’olio ottenuto è stato poi raccolto nei pozzetti di decantazione o pozzetti che si possono vedere nella sala seguente, in cui l’olio di oliva è stato fatto decantare, lasciandolo privo di alghe e impurità. La pompa per la decantazione degli oli e per il pompaggio dell’acqua calda utilizzata nella termobatteria è stata azionata da una delle pompe multiple. pulegge di trasmissioneLa cinghia piatta, fissata all’asse centrale, riceveva il movimento e l’impulso dalla puleggia madre, azionata a sua volta dal motore, che ancora oggi svolge la sua funzione originale.
Accanto ai pozzi si trova la stanza in cui il ex cantinaLa sala di proiezione e polivalente, con le sue grandi vasche di ferro, è preceduta da due aree in cui viene spiegata l’estrazione dell’olio nel corso della storia ed è esposto un modello dell’ex mulino Duque, il più antico che esisteva in città.
Tramoggia e macina.
Pressa a tazze idraulica.
Il primo piano del Museo ospita aree espositive e laboratoriali ma, soprattutto, è dedicato a mostrare l’ampia gamma di utilizzi dell’olio d’oliva dall’antichità a oggi. Così, oltre al settore alimentare, dove il Baena occupa una posizione di rilievo, i settori della cosmetica e della farmaceutica sono altri settori in cui l’uso dell’olio extravergine di oliva come base per la sua produzione sta guadagnando terreno.
Infine, un’ampia collezione di etichette storiche ci racconta la produzione di un olio vergine in cui la qualità è sempre stata una priorità, garantita oggi dalla Denominazione di Origine Baena. I moderni frantoi, eredi della storia illustrata in questo Museo, lavorano a freddo, separando rigorosamente gli oli dall’olio stesso. prima estrazione impedendo così al calore di alterare i complessi vitaminici e aromatici del prodotto finale: una olio extravergine di oliva riconosciuto come uno dei migliori al mondo.
L’olio di Baena è fruttato, l’intensità di questa caratteristica dipende dal grado di maturazione dell’oliva. Varietà come la Picuda, che è la più abbondante, e altre come la Hojiblanca, la Lechín Chorrúa e la Picual, conferiscono agli oli della zona caratteristiche speciali di grande finezza e personalità.