Case padronali, fontane, vecchi fienili e cantine
UN GRANDE NUMERO DI EDIFICI RILEVANTI
Oltre al castello e alla cinta muraria dell’Almedina, Baena conserva numerosi edifici e costruzioni di interesse che vanno dalla seconda metà del XII secolo fino ai giorni nostri. Del più antico non rimangono quasi vestigia; tuttavia molti altri dei secoli successivi sono ancora mantenuti come nella loro origine.
Il castello, di origine andalusa, è l’edificio più antico del quartiere Almedina
Fino al XVI secolo le più notevoli costruzioni civili di Baena si trovavano nella zona più alta del paese, dove ne esistevano anche altre di carattere religioso altrettanto rilevante. Non si sono però conservati resti dei primi secoli e quelli più antichi si dovrebbero trovare nelle fondazioni di alcune torri murarie del castello che risalirebbero alla seconda metà del XII secolo quando la popolazione era sotto il dominio almohade. e nelle porte curve del muro che si aprono nell’Arco della Consolazione e nell’Arco Oscuro , hanno una chiara origine almohade.
Con la caduta del regno nazarí di Granada e la scomparsa del pericolo di incursioni di confine , emergeranno nuovi quartieri che inizieranno ad occupare il versante settentrionale della collina dove si trova Baena, già al di fuori della cinta muraria . Le case padronali saranno costruite sulle strade Mesones Y llana (oggi Amador de los Ríos) dove sono visibili i loro scudi nobiliari e portali barocchi. La Plaza del Coso (ora Plaza de la Constitución), che agli albori dell’età moderna era solo una grande spianata, finirà per diventare il centro nevralgico della città e verranno costruiti edifici notevoli come la Casa del Monte Là. , del XVIII secolo, che in realtà raggruppava vari edifici come la casa del sindaco, la caserma che poi divenne La Remonta, le macellerie che occupavano i portici, la casa del marchese di Lendínez e la casa dell’amministrazione di Monte Horquera, da dove sarebbe prendere il nome l’intero set. Vicinissimo ad essa, all’inizio dell’antica via Carrera (oggi Santo Domingo Henares), fu edificata alla fine dello stesso secolo la Casa de la Tercia, una grande costruzione agricola che un tempo ospitava fienili e magazzini dove venivano amministrate le rendite in natura dalla Chiesa e dalla Corona sono stati conservati. Oggi è dedicato al Museo Storico Municipale, sede dell’Associazione dei Comuni di Guadajoz-Campiña Este e di altri uffici amministrativi.